Se hai fatto sport o sei stato coinvolto nel calcetto occasionale del sabato sera, è probabile che ti sia slogato la caviglia ad un certo punto della tua vita.
Le distorsioni di caviglia laterali (o esterne) sono una delle lesioni più comuni nello sport e spesso possono richiedere del tempo per riprendersi.
In questo articolo illustreremo cos’è una distorsione di caviglia e ti daremo alcuni consigli su come gestirla.
Le distorsioni di caviglia rappresentano circa il 15-30% di tutti gli infortuni sportivi e sono molto comuni nelle attività quotidiane.
Le distorsioni si verificano quando i legamenti che stabilizzano l’articolazione della caviglia vengono allungati oltre i loro limiti normali, causando danni al legamento ed associato gonfiore intorno all’articolazione.
La gestione iniziale dovrebbe comprendere riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione fino a quando non visiti il tuo fisioterapista. È importante stabilire la gravità della distorsione alla caviglia ed escludere la possibilità di una frattura prima di intraprendere un’ulteriore gestione. Il tuo fisioterapista ti guiderà attraverso un programma di riabilitazione in 3 fasi per riportarti a praticare il tuo sport preferito.
- Fase 1: riposo adeguato per favorire la guarigione, gestione del gonfiore e misure per proteggere la caviglia.
- Fase 2: riabilitazione per ripristinare la mobilità, la forza e la flessibilità.
- Fase 3: graduale ritorno alle normali attività e riabilitazione sportiva specifica.
Queste 3 fasi possono richiedere da 2 a 18 settimane, a seconda della gravità della lesione. In alcuni casi gravi, potrebbe essere incoraggiata una seconda opinione laddove possa essere indicato un intervento chirurgico.
Senza un’adeguata gestione, le distorsioni di caviglia possono causare alcuni effetti negativi a lungo termine tra cui instabilità cronica, ridotta libertà di movimento, forza ridotta e dolore persistente. Alcuni studi hanno dimostrato che l’80% delle persone che subiscono una distorsione laterale di caviglia rischiano di infortunarsi nuovamente quando c’è una riabilitazione inadeguata o un ritorno prematuro allo sport.